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Bugie e tradimenti

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Preparando questo post, non ho potuto far altro che scegliere uno dei temi più caldi – non solo dell'estate – ma anche delle mie consulenze. Le bugie, i tradimenti della fiducia rappresentano


Quanto è difficile fidarsi di qualcuno, oggi?

Parecchio! Ma mentire, in amore, è un'arte antica. Non parlo di quelle bugie pietose del tipo «quei jeans ti stanno benissimo» (che già lì bisognerebbe aprire un dibattito filosofico), ma di quelle menzogne più sottili, strutturate, che si insinuano nei rapporti affettivi e li corrodono lentamente, da ambo le parti.


Perché – sia chiaro – nei tradimenti non si salva nessuno. Né chi subisce, né chi lo agisce, il tradimento (mediante bugia, atto sessuale eccetera).


Il meccanismo della menzogna

Funziona più o meno come un profumo troppo intenso: all'inizio ti avvolge, poi ti stordisce, infine ti nausea.


Ti travolge: è quando ciò che viene detto "è troppo bello per essere vero".

Ti stordisce: quando scopri che, infatti, non era vero (quanto detto, promesso, bla bla bla).

Ti nausea (la parte peggiore): è quando il tradimento, la bugia, genera una disillusione cocente sul genere umano. Vedi tutto nero. Non ti fidi più di nessuno.


È possibile riconoscere una bugia e un traditore?

Riconoscere una bugia non è sempre facile. A volte ci affidiamo alle parole, ma i bugiardi e le bugiarde sono abili.


Girano la questione su di te. Hanno sempre la risposta pronta. Hanno sempre una risposta, caspita. Com'è possibile? Ecco. Io lì, due dubbi me li farei venire.


Riconoscere chi mente: è possibile?

Ciò che tradisce il fatto che si stia dicendo una bugia (mi si passi il gioco di parole) è il corpo: micro-espressioni che durano un battito di ciglia, pause di troppo, frasi cambiate a metà, un sorriso che arriva in ritardo, un "non so" che sa di "evasivo". O il gelo totale, mentre si pronunciano parole dal senso profondo.


Quanti inganni. Ma tu, ci fai caso alle piccole incongruenze che, ogni giorno si palesano proprio sotto i tuoi occhi? No perché: devi saperlo.


Le bugie non nascono dietro la tua schiena. Ma sotto ai tuoi occhi. È qui che devi guardare. Nella banalità di ciò che capita proprio sotto al tuo sguardo.

Le bugie lasciano sempre delle tracce

In amicizia e in amore, chi mente spesso lascia delle vere e proprie tracce emotive: incoerenza tra ciò che dice e ciò che fa, improvvisi cambi di disponibilità, storie che si contraddicono a distanza di settimane.


Ma come? Non si era lasciato con la moglie?!

Ma come?! Non era andato in Sicilia?

Ma come??? Non aveva mica detto che la televisione non la guardava????


Sai cogliere le incongruenze?

E a proposito di coerenza (già, quale?): impossibile non citare Raoul Bova. Chiedo venia, ma è estate, ci sta anche lo scivolone sul pettegolezzo.


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Durante la trasmissione «Belve», l'attore aveva dichiarato, con l'aria serafica di un monaco zen, di non creare mai situazioni ambigue, in fatto di flirt, per poi ritrovarsi sulle pagine di tutti i giornali proprio per il flirt con una tale Martina Ceretti. La realtà a volte è più ironica di qualsiasi sceneggiatura, nostro malgrado.


Breve (anzi brevissima, perché è agosto) storia del tradimento


Ottocento

Il tradimento è un vero e proprio scandalo, ma solo se pubblico. Nella società borghese e aristocratica le infedeltà e le bugie sono spesso tollerate, purché coperte dal silenzio. La donna non può assolutamente permettersi il tradimento senza incappare in conseguenze sociali devastanti (vai di pene detentive, perdita della custodia dei figli, sottrazione dei beni e perdita della protezione legale).


Novecento

Con la modernizzazione e le guerre, i ruoli di genere cambiano in modo netto. Negli anni '60-'70, la rivoluzione sessuale inizia a intaccare l'idea di "monogamia per obbligo". Il tradimento resta comunque moralmente biasimato, e diventa un fenomeno comune ma ancora non confessabile.


Oggi

La libertà individuale è il valore supremo. Sulla carta, non siamo mai stati così liberi di scegliere, ma questa libertà ha un effetto collaterale: la menzogna è diventata una sorta di "cuscinetto sociale", utile a rendere "accettabile" qualsiasi situazione potenzialmente conflittuale. Tradire non è più un atto di rottura drammatica. In molti casi, la bugia è percepita come uno strumento per preservare la relazione o, peggio, per evitare appunto il fatto di affrontare le verità più dolorose, come la fine di una storia.


La fiducia, ai tempi di detective amatoriali

Viviamo in un'epoca in cui chi ama (o dice di amare) mette il GPS sotto la tua macchina, per vedere dove vai (tratto da una storia vera).


Sono sempre di più le persone che controllano "chi segue chi", pronte a leggere tra le righe dei messaggi quei segnali di tradimento che, in realtà, si finisce per vedere ovunque.


È un'epoca, la nostra, in cui il controllo supera il sentimento. Non poche clienti mi dicono «guardo sempre chi mette like su Instagram, alle foto di lui».


Mi pare, questo, un mondo di piccoli investigatori privati. Ma d'altronde, come biasimare questo stato delle cose?

La verità è che, pur vivendo nel tempo della "connessione totale", ci fidiamo sempre meno. E la sfida non è tanto smascherare chi mente, ma trovare una persona davanti alla quale non sentire il bisogno di indagare.


Perché la fiducia non è la certezza che l'altro non mentirà mai. È la "serenità" di sapere che, anche se potrebbe, sceglierà di non farlo.


E tu? Dove sei, tra bugie e tradimenti?

P.S.: una lettura dei tarocchi può aiutarti a comprendere se fai davvero bene a fidarti di quella persona, per una collaborazione, o per un nuovo incontro. Pensaci (per-tempo).


Giulia Scandolara - Tarologa professionista, Gestalt e Art Counselor


 


 
 
 

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