Tarocchi: il grande ritorno durante la pandemia
- Giulia Scandolara

- 6 ott
- Tempo di lettura: 3 min

I mazzi di tarocchi sono diventati i compagni di viaggio preferiti nei periodi di crisi.
Durante gli anni bui della pandemia da Covid, tra lockdown e distanza forzata, un fenomeno ha preso piede in modo sorprendente: le vendite di mazzi di tarocchi hanno registrato un incremento impressionante, con un balzo del 35%.
Cosa ha spinto così tante persone a rivolgersi ai tarocchi proprio in quel momento di incertezza globale?
Isolamento e ricerca di senso
Quando il mondo fuori si è fermato, le carte sono diventate compagne di viaggio. Per molti, i tarocchi hanno rappresentato una forma di intrattenimento curiosa, ma anche uno strumento per dare ordine ai pensieri.
Per certi versi, un i tarocchi hanno offerto un appiglio durante la tempesta dell’incertezza. Certo, chissà poi come sono stati davvero utilizzati...
Ansia e desiderio di controllo
Nel tentativo di gestire le preoccupazioni quotidiane, tantissime persone hanno usato i tarocchi come valvola di sfogo e come chiave per decifrare il futuro, nella speranza di recuperare almeno un po’ di potere personale in un periodo di apparente impotenza.
Riscoperta della spiritualità
Non è un segreto che, in momenti di crisi, si risvegli un bisogno profondo di spiritualità. Mai come durante il Covid, la ricerca di connessione con sé stessi e con qualcosa di superiore si è fatta sentire, e i tarocchi sono diventati un ponte accessibile verso questa dimensione interiore.
Tarocchi: il boom su TikTok
Sui social, soprattutto TikTok, il tarot reading è diventato virale. Video brevi invitavano a scegliere un mazzo, promettendo messaggi personalizzati: in poco tempo, le carte sono diventate una vera moda, trasformando i tarocchi in un oggetto pop, a metà strada tra gioco e rituale collettivo.
Supporto emotivo a basso costo
Con una piccola spesa, molti si sono garantiti letture casalinghe, spesso condivise con amici e amiche, trovando nei tarocchi una forma di ascolto e conforto, seppur leggero e magari più simbolico che reale.
Questa "tarocchi-mania" mi ha colpito soprattutto per la motivazione profonda che sembra averla guidata: il desiderio di conoscersi meglio, di dare voce a domande che forse, senza la pandemia, sarebbero rimaste silenziose.
Ma viene naturale chiedersi: quanti hanno continuato a usare il mazzo una volta tornata la normalità? E, soprattutto, in che modo?
Tarocchi: come vengono usati dalle persone?
Pandemia o no, la popolarità dei tarocchi continua a crescere, seguita da una miriade di libri che promettono di svelarne i segreti, spiegandoli ora come strumenti di predizione, ora come chiavi di introspezione.
In tutto questo fermento, però, resta il rischio di una visione superficiale: la speranza di una risposta "magica" rischia di prendere il posto della vera esigenza spirituale, trasformando il mazzo in un passatempo che poco ha a che fare con l’ascolto autentico di sé.
La crescita delle vendite va di pari passo con quella delle incomprensioni
il settore resta poco regolamentato, quasi fosse impossibile prendere una posizione chiara. Ma i tarocchi non sono solo un gioco, e meritano rispetto e conoscenza.
Se anche tu vuoi orientarti nel mondo dei tarocchi, il mio consiglio è di partire da una guida affidabile: il mio libro "Tarocchi, amore e introspezione" nasce proprio per chi cerca chiarezza tra tante voci confuse. Lo trovi su Amazon.
Giulia Scandolara - Tarologa professionista, Gestalt e Art Counselor



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